martedì 25 dicembre 2007

Che cosa è l'omeopatia?

"L'omeopatia è il metodo terapeutico più avanzato e raffinato che consente di trattare il paziente in modo economico e non violento"
(Mahatma Gandhi)
In Italia solo da 15-20 si è cominciato a parlare di omeopatia, sebbene sia stato fino a pochi mesi fa, chissà per quali ragioni, severamente vietato promuovere prodotti omeopatici.
In altri paesi europei, principalmente in Francia, Germania e Gran Bretagna, è invece un metodo terapeutico utilizzato da un numero considerevole di persone già da numerosi decenni, tanto che l'acquisto di farmaci omeopatici viene rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale di quei Paesi.

Fondata dal medico tedesco Samuel Hahnemann, vissuto a cavallo dei secoli 700-800, la medicina omeopatica si basa fondamentalmente sul principio della "similitudine" (dal greco omoios, simile, somigliante): ciò che in dosi massicce è in grado di sviluppare in una persona sana sintomi patologici, a dosi infinitesimali è in grado di guarire in un soggetto malato gli stessi sintomi.

Niente di particolarmente nuovo: già Ippocrate ("i simili sono curati dai simili") e poi Paracelso avevano intuito il principio della similitudine e della dose per la cura di diverse malattie, tanto che il primo curò, durante un'epidemia di colera ad Atene nel III secolo A.C., i propri pazienti con dosi piccolissime di Elleboro bianco, una pianta che a dosi elevate provoca gli stessi sintomi del colera.
Oltre al principio della similitudine, l'omeopatia ha un approccio terpeutico basato sulla globalità e sulla individualità del malato: la scelta del farmaco da utilizzare non è meccanica in relazione alla malattia da curare, ma si basa sulla valutazione delle capacità reattive di ogni singolo individuo, sui suoi antecedenti, sulle abitudini alimentari e sullo stile di vita, sulla sua costituzione, sui suoi stati d'animo, ecc.

L'omeopatia si basa sull'utilizzo, a dosaggio estremante ridotto, di prodotti naturali del mondo vegetale, animale e minerale. Non provoca, almeno alle diluizioni più comunemente utilizzate, alcuna tossicità od effetti collaterali e può quindi essere utilizzata in assoluta tranquillità in età pediatrica, in gravidanza o in tarda età. Può essere associata a trattamenti con farmaci tradizionali.

In campo scientifico è ancora molto acceso il dibattito sulla sua efficacia terapeutica: a proposito mi limito a dire che in Italia, uno degli ultimi Paesi ad accogliere l'omeopatia, già 20.000 medici prescrivono ai propri pazienti prodotti di questo genere e non solo, come spesso si pensa, per disturbi di carattere psicosomatico o per provacare un effetto "placebo".

Nella preparazione dei prodotti omeopatici due sono i processi-chiave fondamentali: la diluizione e la dinamizzazione.
Il processo di diluizione prende inizio dalla Tintura Madre che si ottiene lasciando macerare per tre settimane la sostanza attiva in alcool. Da questo composto si estrae una goccia che si lascia diluire in 99 gocce di alcool in modo da ottenere 1 CH (prima centesimale). Ogni successiva diluizione prevede l'estrazione di una goccia e la diluizione in 99 gocce di alcool. Già alla seconda diluizione (2 CH) il rapporto con la preparazione iniziale è di 1/10.000 (la terza è 1/1.000.000, la quarta 1/100.000.000 e cosi via). Si procede con questo procedimento fino ad arrivare anche a 200 Ch e oltre per i globuli.
I metalli, che non sono diluibili in alcool, vengono triturati e diluiti in lattosio; dalla 3 Ch possono essere diluiti anch'essi in alcool.
Secondo il numero di Avogadro (che vi risparmio), tra la 12 e la 13 diluizione non vi sono più tracce di molecole della sostanza base.
Il processo che però rende efficace l'omeopatia è la succusione, meglio conosciuta come dinamizzazione: dopo ogni diluizione, il rimedio viene agitato meccanicamente almeno 100 volte in modo da indurre uno stato di agitazione molecolare. Senza questa operazione i rimedi non avrebbero alcuna efficacia. Tutte le operazioni avvengono sotto la cappa a flusso laminare, senza possibilità di inquinamento atmosferico.
In commercio troviamo quattro principali tipologie di prodotti:
- le pomate, basate essenzialmente sulla preparazione di erbe officinali, quali ad esempio la ciderma e la calendula;
- i granuli, piccole sfere di saccarosio e lattosio dal peso di circa 50 mg contenenti in diverse diluizioni il principio attivo del farmaco. Sono contenuti in tubetti di differenti colorazioni (in relazione alle diverse diluizioni) contenenti circa 80 granuli.;
- i globuli sono simili ai granuli ma di dimensioni molto più piccole. Sono contenuti in tubetti mono dose con 200 globuli di circa 1 grammo di peso complessivo.
Si assumono con stesse modalità dei granuli e vengono in genere prescritti per un periodo più limitato e con una posologia distanziata nel tempo (ad esempio: una volta a settimana o una volta al mese);
- le gocce a base di Tintura Madre, il prodotto cioè utilizzato anche per le varie diluizioni dei granuli e dei globuli, o di sue diluizioni decimali (DH).
Le basse diluizioni si utilizzano prevalentemente per le fasi acute; quelle più alte, paradossalmente ritenute più efficaci, intervengono nelle fasi croniche e servono per agire sul "fondo" delle patologie.
Se vi prescrivono la Tintura Madre (o una sua diluzione decimale) dovete solo versate in poca acqua il numero di gocce prescritte.
Se utilizzate invece i granuli:
- non toccateli con le mani, perchè il principio attivo del prodotto si trova in superficie ed il contatto potrebbe far perdere loro parte della efficacia;
- utilizzate l'apposito coperchietto del contenitore per raccogliere i granuli e da questo lasciateli poi cadere direttamente in bocca;- assumete 3-5 granuli per volta in via sublinguale lasciandoli sciogliere lentamente (quindi senza masticarli nè inghiottirli).
Sia che vi venga prescritta la Tintura Madre, sia che dobbiate assumere dei granuli:
- effettuate il trattamento preferibilmente almeno 1 ora prima o 2 ore dopo i pasti;
- evitate di assumere o utilizzare durante la cura prodotti a base di menta (compreso il dentrificio) o di altre sostanze aromatiche (come ad esempio la canfora, che è considerato "l'antitodo" dei rimedi omeopatici) perchè possono interferire con l'assorbimento del prodotto;
- rispettate la data di scadenza del prodotto e conservatelo in luogo secco e al riparo da eccessivi sbalzi termici;
- limitate l'uso di sigarette, alcol e caffè durante il trattamento.
I prezzi dei prodotti omeopatici sono in genere abbastanza accessibili (un tubetto di granuli costa mediamente 3 euro).
Si vendono anche senza prescrizione medica e le spese sono detraibili come qualsiasi altro farmaco (ricordate che dal 1 gennaio 2008 le spese farmaceutiche, per essere detraibili, devono essere documentate dallo "scontrino parlante" riportante il codice fiscale dell'acquirente).
Le confezioni omeopatiche non contengono i soliti "bugiardini", sia perchè non ci sono avvertenze o controindicazioni da riportare, sia perchè i rimedi omeopatici sono generalmente indicati per numerose varietà di disturbi. Viene invece riportata la data di scadenza del prodotto.

9 commenti:

vecchiatalpa ha detto...

benvenuta, ti ho messa fra i miei link preferiti. a presto

sauvage27 ha detto...

Una bella pagina medico-omeopatica....molto interessante e utile.... , ...Buone feste e ...mandi mandi ...Loris....

Raggio di sole ha detto...

A volte mi capita di usare la omeopatia come alternativa alle cure tradizionali........ciao

Unknown ha detto...

Ciao, domanda : per lieve stato ansioso è indicato Gelsemium sempervirens 5 CH 3 granuli x 3 volte al giorno ?
Grazie, Anny ciaoooo!!!!!

Baby ha detto...

Io so che è indicato alla 30
Ciao

Anonimo ha detto...

bella pagina, semplice e funzionale

Unknown ha detto...

volevo solo dire che il costo dei granuli è maggiore, circa 10euro e anche di più. E i prodotti omeopatici in Italia non sono detraibili come i farmaci, il farmacista passa nello scontrino parlante, cioè con il codice fiscale, solo i prodotti che per legge sono nella categoria farmaci.

cortemiracoli ha detto...

proprio in questi giorni, in una farmacia ho comperato i granuli di ignatia amara, mi hanno fatto lo scontrino proprio con la scritta farmaco, e quindi detraibile

Marzia ha detto...

Con la nuova normativa i farmaci omeopatici sono riconosciuti dal SSN (se così non fosse non sarebbero commercializzabili) hanno il proprio numero di iscrizione (diverso da quello dei farmaci tradizionali) e sono detraibili se accompagnati dalla ricetta medica, o almeno così mi hanno detto al caf. Io li ho potuti detrarre senza problemi.